Poliambulatorio L'Ape Gaia

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Home / Studio fisioterapico

Studio fisioterapico

Fisioterapia a Legnano

Il Poliambulatorio L’Ape Gaia opera in diversi campi per la cura e la prevenzione di numerosi disturbi, in particolare ponendosi come centro importante per la fisioterapia a Legnano.
La nostra lunga esperienza nel settore ci ha permesso di sviluppare  numerose tecniche terapeutiche.

Terapie con elettromedicali

Tecar terapia

Si tratta di un dispositivo medico in grado di erogare un ben preciso campo elettromagnetico, dotato di una frequenza ben definita e di comprovata efficacia. La frequenza tipica della tecarterapia, dalla quale discendono gli effetti terapeutici ad essa attribuiti da ormai una svariato numero di esperienze cliniche, è quella di 480 KHz c.ca. La stimolazione biologica indotta dal trasferimento resistivo e capacitivo è in grado di scatenare per via endogena la reazione dei tessuti lesi e l’attivazione dei processi riparativi. L’aumento della temperatura endogena determina una forte stimolazione a livello cellulare, incrementa la temperatura interna e riattiva la circolazione, innescando velocemente i naturali processi  riparativi dell’organismo. TRC induce una pressoché immediata riduzione del dolore, mentre il processo riparativo dei tessuti si completa in tempi più brevi. È una tecnica che può essere affiancata alle normali pratiche di fisioterapia per aiutare nei processi rigenerativi. 

Terapia con Onde d’urto

L’onda d’urto è definita come un’onda acustica caratterizzata da un elevato picco di pressione regolabile in un piccolo range di frequenza. La pressione esercitata dall’onda d’urto è sicuramente molto più elevata della tradizionale onda ultrasonora, anche se dotata di una modulazione di frequenza meno accentuata. L’onda d’urto si diffonde, come gli ultrasuoni, attraverso i tessuti umani seguendo la legge dell’impedenza acustica, vale a dire la diversa capacità di ogni tessuto a riflettere l’onda acustica.

Scopri le nostre terapie con onde d’urto.

Cryo thermo shock

ossia una terapia basata sugli sbalzi termici. Caldo e freddo rappresentano al momento nel campo della Terapia Fisica le risposte di tipo strumentale più importanti e diffuse per combattere il dolore e l’infiammazione. È risaputo che usare il freddo ha un effetto positivo se impiegato subito dopo il trauma (dalla distorsione, alla contusione, al versamento e gonfiore post intervento, alla borsite, ecc.), ottenendo la riduzione del dolore ed il blocco del travaso ematico. Si usa invece il caldo per dolori cronici, soprattutto articolari, ad esempio dolori alla colonna cervicale e lombare.

Laser Yag

il laser ad alta energia, utilizzando gli effetti biologici della luce sul  metabolismo cellulare, attiva i processi riparativi, inibitori del dolore e anti-infiammatori del sistema muscolo-tendineo e legamentoso. I benefici che ne derivano sono di tipo antalgico, antiflogistico, rigenerativo,  cicatrizzante e di potenziamento dell’azione farmacologica.

Laser MLS

nell’ambito della fisioterapia si basa su due emissioni combinate e sincronizzate: una è assimilabile, quanto a potenza, alla LLLT (Low Level Laser Therapy), mentre l’altra ha le caratteristiche tipiche dell’High Power. Le modalità di erogazione e il corretto bilanciamento delle potenze permettono di sfruttare contemporaneamente, e in tutta sicurezza, gli effetti positivi di High PowerLLLT. L’originalità delle componenti dell’impulso assicura inoltre una maggiore efficienza e riduce ulteriormente tempi di trattamento e numero di applicazioni. L’impulso MLS® modula il metabolismo cellulare e migliora l’apporto energetico.
L’aumento di PP1 (Protein Phosphatase 1), indotto dal processo  terapeutico, regola infatti il processo di rilassamento/contrazione del muscolo e stimola l’accumulo delle scorte di glicogeno (fonte di energia necessaria per l’attività). Gli effetti termici della Laserterapia MLS® generano effetti fotomeccanici indiretti che originano a loro volta stress meccanici a livello cellulare. Nel muscolo, come negli altri tessuti con funzione meccanica, questo tipo di stress favorisce il trofismo, l’omeostasi e la differenziazione cellulare: agevola quindi la riparazione dei danni tissutali. L’impulso MLS® produce effetti termici controllati e sempre al di sotto della soglia di pericolosità. Stimola così le reazioni biochimiche e la vasodilatazione, incrementando l’apporto di ossigeno e nutrienti nell’area trattata. La moderata vasodilatazione facilita la risoluzione del processo infiammatorio e il riassorbimento dell’edema. Un efficace trattamento di fisioterapia che operiamo nel nostro poliambulatorio di Legnano.

Magneto terapia

ha come scopo principale quello di ricaricare elettricamente le cellule, per questo spesso si parla di biostimolazione cellulare.
Il Poliambulatorio L’Ape Gaia di Legnano è un importante centro per la magneto terapia a Legnano.
Gli effetti prodotti nel corpo umano da questo particolare trattamento sono diversi.
I trattamenti di magneto terapia che svolgiamo a Legnano sono controindicati per alcuni pazienti dalle condizioni di salute delicate, ad esempio: portatori di pacemaker o di protesi metalliche, donne in gravidanza, bambini in età pediatrica, pazienti che soffrono di epilessia o di neoplasie.

T.E.N.S.

che consiste nell’applicazione sulla cute di lievi impulsi elettrici, che attivano fibre nervose di grosso diametro riducendo la percezione del dolore. L’effetto antalgico della TENS è quindi da attribuire all’inibizione delle afferenze nervose coinvolte nella trasmissione nocicettiva (teoria del controllo a cancello o del gate control ). La stimolazione elettrica nervosa transcutanea è, quindi, un metodo terapeutico non invasivo, efficace nel ridurre le manifestazioni dolorose causate da una vasta gamma di condizioni, tra cui artrite, mal di schiena, lesioni sportive e dolori mestruali. Indicata anche per dolori cervicali, dolori post traumatici, epicondilite, tendiniti, lombalgie. Controindicata per i portatori di stimolatori cardiaci e per le donne in stato di gravidanza e allattamento.

Ultrasuoni

ossia vibrazioni acustiche ad alta frequenza non percepibili dall’orecchio umano. In campo terapeutico gli ultrasuoni sono ottenuti in modo artificialmente sfruttando la proprietà di alcuni cristalli minerali sottoposti all’azione di un campo elettrico di corrente alternata di dilatarsi e comprimersi emettendo in questo modo vibrazioni. L’irradiazione ultrasonica genera, quindi, un micromassaggio di notevole intensità agendo in profondità nei tessuti. Da questa vibrazione, urto e frizione delle strutture cellulari e intracellulari viene generato del calore, infatti oltre che un effetto meccanico gli ultrasuoni esercitano anche un effetto termico. Gli effetti terapeutici della terapia con ultrasuono sono di effetto antalgico, rilassamenti dei muscoli contratti, azione fibrotica ed effetto trofico. La ultrasuonterapia è indicata per il morbo di Dupuytren, epicondiliti, sciatalgie e nevriti in genere, periartriti scapolo-omerali (anche se sono presenti calcificazioni) ed è controindicata nei casi di presenza di neolplasie, in vicinanza dell’area cardiaca o di organi sessuali, osteoporosi, flebiti in fase acuta. Controindicata invece per pazienti con presenza di frammenti metallici, protesi articolari, pacemaker, neoplasie, donne in gravidanza e soggetti in fase di accrescimento (bambini, adolescenti).

Ultrasuoni in acqua

in cui la parte da trattare (normalmente mani e piedi) viene immersa in acqua tiepida. Questo tipo di applicazione trova indicazione nelle zone irregolari del corpo come: gomiti, malleoli, mani. Pertanto può essere usata in caso di epicondiliti, epitrocleiti, artrosi alle mani e ai piedi, contusioni e distorsioni con edemi a livelli di tali distretti.

Guanto di paraffina

terapia basata sulle caratteristiche particolari di questa sostanza. La paraffina è un derivato del petrolio ed è formata da idrocarburi. A temperatura ambiente si trova allo stato solido e la sua temperatura di fusione è intorno ai 45° gradi. Applicandola sulla pelle allo stato liquido, quindi molto calda, essa provoca un deciso aumento della temperatura della mano o del piede per conduzione. Le indicazioni degli impacchi di paraffina è la stessa della termoterapia: decontratturante sulla muscolatura, migliora l’elasticità dei tessuti connettivi, sollecitando la circolazione favorisce il maggior apporto di sostanze nutritive e una più rapida eliminazione delle scorie metaboliche, ha effetto antalgico dato dalla rimozione di sostanze algogene (istamina, acido lattico ecc.) e l’innalzamento della soglia del dolore.
Subito dopo l’applicazione la paraffina diventa solida iniziando dallo strato a contatto con la pelle. Quando la paraffina si solidifica, diminuisce di volume e quindi comprime la superficie trattata con effetto anti-edema.

Pressoterapia

un trattamento medico che migliora il funzionamento del sistema circolatorio e del sistema linfatico. Il miglior funzionamento del sistema circolatorio e del sistema linfatico coadiuva i naturali processi di eliminazione, dal corpo, delle sostanze tossiche circolanti nell’organismo. Molte guide dedicate descrivono la pressoterapia come una tecnica di drenaggio linfatico (o linfodrenaggio).
Le tecniche di drenaggio linfatico hanno lo scopo di ridurre la ritenzione idrica e favorire il flusso della linfa all’interno dei suoi vasi, evitando così il ristagno in alcune zone del corpo (in genere le estremità). Indicata per le situazioni di insufficienza venosa, cellulite, distorsioni, edema linfatico, vene varicose e per il linfodrenaggio. Controindicata nelle situazioni di trombosi venosa profonda, tromboflebiti e dermatite.

Infra-rossi

onde elettromagnetiche a bassa frequenza in grado di trasmettere calore, e proprio per via di questa caratteristica sono sempre più utilizzati anche a scopo terapeutico. Gli infrarossi sono usati in riabilitazione fisioterapica, per contrastare contratture e dolori muscolari e preparare il muscolo a massaggi e trattamenti di fisioterapia. Questo perché, direzionati sulla zona da trattare i raggi riscaldano in profondità, ciò determina una vasodilatazione nella zona trattata con aumento della circolazione sanguigna locale e, di conseguenza una maggiore ossigenazione dei tessuti, che si rigenerano. Si aggiunge, inoltre, un effetto stimolante sulle terminazioni nervose, che riduce il dolore e rilassa la muscolatura. Sono quindi indicati per il trattamento dei dolori alla cervicale, per artrosi cervicale e lombare, per le contratture muscolari e per il trattamento delle piaghe da decubito.

Elettrostimolazione muscolo denervato

Un muscolo denervato viene stimolato con lo scopo di rallentare i fenomeni degenerativi, cioè la trasformazione irreversibile della parte contrattile (fibra muscolare) in tessuto fibroso, cercando di  mantenere attivi, seppur ridotti, i processi metabolici connessi con la contrazione. L’elettrostimolazione deve essere eseguita quotidianamente per tutto il tempo necessario alla rigenerazione del nervo, non deve essere praticata sotto forma di cicli. L’elettroterapia deve produrre contrazioni muscolari vigorose, ma non deve affaticare il muscolo. I parametri dell’elettrostimolazione devono essere sempre dettati dall’esame elettrodiagnostico, che sarà ripetuto più volte in modo da adattare i parametri alla nuova situazione.
Per far contrarre selettivamente un muscolo denervato bisogna porre entrambi gli elettrodi, sul ventre muscolare; occorre usare impulsi isolati di durata sufficientemente lunga (almeno 50 msec) per stimolare direttamente le fibre muscolari. Se il muscolo è totalmente denervato possono essere usati impulsi rettangolari di lunga durata, se è parzialmente denervato, impulsi triangolari o esponenziali per escludere le fibre nervose dei muscoli innervati che, grazie al loro potere di accomodazione non vengono depolarizzati.
Le nostre sedute di fisioterapia a Legnano sono indicate anche per la riabilitazione individuale.

Riabilitazione ortopedica

rivolta al recupero di capacità funzionali motorie ridotte o perdute per malattia o traumi e al mantenimento e recupero di funzioni che vanno indebolendosi nel corso di malattie croniche, segnatamente di tipo ortopedico-traumatologico o reumatologico. Il trattamento prevede una valutazione iniziale per scegliere il trattamento fisioterapico più idoneo alla situazione specifica.

Riabilitazione neurologica

che si rivolge a persone affette da disabilità conseguenti a malattie congenite o acquisite a carico del Sistema Nervoso Centrale e Periferico e muscolari come emiplegie, para-tetraplegie, sclerosi multipla, morbo di Parkinson, polinevriti e miopatie. Le attività di riabilitazione neurologica si propongono di ridurre la disabilità motoria dei pazienti, favorendo la capacità intrinseca ed adattiva di recupero della persona assistita, stimolando la partecipazione attiva al programma riabilitativo.

Riabilitazione sportiva

che prevede un intervento riabilitativo mirato su soggetti che svolgono attività sportiva. In caso di lesione, la riabilitazione sportiva ha il compito di realizzare e supervisionare il programma impostato. Questo deve basarsi in primo luogo sulla risposta fisiologica dei vari tessuti a una lesione, e sulla comprensione dei meccanismi della guarigione. Nella pratica sportiva la maggior parte degli infortuni è a carico dell’apparato muscolo scheletrico. Le lesioni macrotraumatiche sono causate da un trauma acuto con conseguente dolore immediato e incapacità funzionale, esse comprendono: fratture, lussazioni, sublussazioni, distorsioni, strappi, contusioni. Le lesioni microtraumatiche vengono indicate come lesioni da sovraccarico e dipendono da carichi elevati e ripetuti o da scorretta esecuzione del gesto atletico durante l’allenamento o la competizione. Il programma riabilitativo deve cercare di contenere gli effetti di un’esagerata risposta infiammatoria, controllando il dolore e il gonfiore e limitando gli spasmi muscolari che l’accompagnano. Infine si deve porre massima attenzione alla prevenzione delle recidive, utilizzando le varie metodiche terapeutiche e di allenamento per migliorare la resistenza del tessuto leso ai futuri sovraccarichi.

Riabilitazione post-chirurgica

un percorso fisioterapico finalizzato a raggiungere il miglior risultato possibile dopo un intervento chirurgico. Prevede una serie di esercizi riabilitativi atti a favorire il recupero completo del paziente o meglio delle sue attività motorie.

Riabilitazione pelvica

una terapia che ha l’obiettivo di guarire o ridurre i sintomi riferiti dal paziente e causati dalla disfunzione di questa zona, migliorando così la qualità di vita del soggetto. La sua applicazione prevede l’utilizzo di tecniche e strumenti che vengono impiegati a seconda della condizione della persona e dopo una adeguata valutazione del soggetto. La terapia è indirizzata ai muscoli del pavimento pelvico, che possono presentarsi ipovalidi (es.: incontinenza urinaria da sforzo, prolasso degli organi pelvici, ecc.), oppure iperattivi (es.: disfunzioni sessuali femminili, sindrome del dolore pelvico cronico, ecc.), oppure con deficit di coordinazione (es.:stipsi da dissinergia del pubo-rettale).

Riabilitazione cognitiva

ossia la branca delle neuroscienze che si propone l’obiettivo di migliorare la
capacità di un soggetto di apprendere e generalizzare nuove strategie per risolvere i problemi quotidiani attraverso l’utilizzo di training atti al recupero delle funzioni cognitive residue/alterate da patologie neurologiche (es. Malattia di Alzheimer, Sclerosi Multipla, Ictus, Morbo di Parkinson), cerebrolesioni acquisite (es. Trauma Cranico), o Disturbi Psichiatrici. Come dimostrato dalla più recente letteratura scientifica, la Riabilitazione Neuropsicologica favorisce e sfrutta le capacità riorganizzative e neuroplastiche del cervello. Inoltre comprende tutti quegli interventi e strumenti tesi a stimolare e “allenare” le capacità cognitive del paziente con particolare riferimento alla memoria, all’orientamento spaziale e temporale, all’attenzione, al linguaggio e alla funzionalità frontale-esecutiva. L’intervento è costruito “ad hoc” in base alle esigenze di ogni singolo soggetto: paziente e terapeuta sono uniti da obiettivi comuni e l’interazione diventa fattore di progresso in un contesto quanto più ecologico possibile, teso alla modifica delle strategie disfunzionalie allo stimolo delle capacità cognitive residue. In genere il protocollo riabilitativo prevede una fase di approfondimento anamnestico relativo alla storia clinica del paziente e alla sintomatologia cognitiva- comportamentale presente. Dopo un’attenta valutazione neuropsicologica attraverso l’utilizzo di test validati in letteratura, viene definito il percorso riabilitativo, mirato non solo alla presa in carico del paziente, ma anche al supporto costante del nucleo familiare che se ne assume la cura.

Rieducazione posturale

che comprende tutti gli insegnamenti volti all’educazione della corretta postura. La postura definisce la posizione del nostro corpo nello spazio in ogni momento, sia nella situazione statica sia dinamica. La postura è il risultato di un equilibrio strutturale e funzionale messo in atto dal nostro sistema muscolo-scheletrico. Un’alterazione di questo equilibrio ne causa inevitabilmente una modificazione che, a lungo andare, può portare a una situazione di sofferenza fisica (mal di schiena, sciatalgie, cervicale e altri dolori). I nostri fisioterapisti di Legnano valutano il paziente nei suoi movimenti e nei suoi atteggiamenti statici, e stilano un programma di rieducazione posturale personalizzato, basato sul rinforzo e sull’allungamento di determinati gruppi muscolari, sulla respirazione e su esercizi statici e dinamici. Una corretta rieducazione posturale e i giusti consigli pratici porteranno il paziente a correggere, giorno dopo giorno, gli errori commessi nella quotidianità, migliorandone la qualità della vita.

Training della deambulazione

terapia in cui il fisioterapista informa, addestra e forma il paziente sulle tecniche per il recupero delle disautonomie e il training fisico idoneo al miglioramento in campo di motricità. Possibilmente si addestra anche il care-giver affinché il paziente sia sempre controllato.

Riabilitazione pediatrica

dedicata ai più piccoli. Il fisioterapista del poliambulatorio si occupa anche delle disabilità del bambino: coordinazione motoria, disabilità dello sviluppo da deficit sensoriali, visivi, uditivi, disturbi dello spettro autistico, patologie neuromuscolari, muscolo-scheletriche conseguenti ad encefalopatie o mielopatie acquisite, disabilità multipla complessa.

Riabilitazione alla deglutizione

La difficoltà di deglutizione è un disturbo che colpisce un gran
numero di persone, in età pediatrica, adulta e geriatrica. La disfagia è la difficoltà o impossibilità a masticare, preparare il bolo e deglutirlo. È quindi necessario trattare questi disturbi con uno specifico percorso riabilitativo che parte da valutazione individuale e proseguendo con una serie di esercizi mirati.

Taping

Bendaggio funzionale

una è una tecnica di immobilizzazione parziale volta a ridurre i tempi di guarigione rispetto alle metodiche di immobilizzazione tradizionali. Può essere indicato in seguito ad un trauma distorsivo od una lussazione, dopo una lesione muscolare od una microfrattura , ma anche nel caso di edemi e gonfiori importanti. Coloro i quali hanno problemi dermatologici o allergie riconosciute al collante non possono usufruire del bendaggio. Viene rimosso solitamente 4/7 giorni dopo, durante i quali viene concesso di svolgere le normali attività giornaliere.

Bendaggio all’ossido di zinco

per cui viene utilizzata una benda elastica, non sterile, impregnata con pasta all’ossido di zinco, ad elevata capacità adesiva. L’uso di questo bendaggio si fonda sulle proprietà lenitive dell’ossido di zinco. Inoltre ha un’azione leggermente disinfettante ed è indicato in tutti i casi in cui si manifesti una flogosi generica e per le ulcere di tipo essudativo. Il bendaggio può essere applicato anche in presenza di cute particolarmente sensibile e delicata. All’azione lenitiva del prodotto si associa l’attività di contenzione elastica fornita dal bendaggio nel suo complesso.

Bendaggio elastocompressivo

ossia la terapia primaria delle ulcere da stasi dove diventa fondamentale l’applicazione sulla superficie cutanea di una pressione esterna capace di contrastare le pressioni intravenose patologiche. Il bendaggio elastocompressivo ha effetti terapeutici sul macro e microcircolo in caso di insufficienza venosa cronica.

Trattamento cicatrice

atto allo scollamento di eventuali aderenze dei tessuti sottostati alla cicatrice e a rimodellare il tessuto cicatriziale a livello della ferita e nelle zone limitrofe.

Contattaci per avere maggiori informazioni sul nostro ambulatorio specializzato in 

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